La successione ereditaria regola il trasferimento dei diritti e del patrimonio (e dei debiti) da un soggetto deceduto ai suoi successori (figli, coniuge, ascendenti, ecc.), con risultati e situazioni diverse a seconda che si tratti di una successione con testamento, oppure di una successione senza testamento (legittima).
In entrambi i casi implica obblighi di natura tributaria e giuridica. La dichiarazione di successione va presentata (di norma) all’Agenzia delle Entrate entro 12 mesi dalla data di apertura della successione (data di morte).
E’ obbligatoria in tutti i casi in cui siano presenti immobili intestati al de cuius di qualsiasi natura e valore. Unica eccezione di esenzione quando l’eredità viene devoluta al coniuge ed ai parenti linea retta col de cuius (ascendente e discendente) con un attivo ereditario pari o inferiore a 100.000 euro e NON COMPRENDE beni immobili o diritti reali immobiliari.
Va presentata non solo da uno degli eredi (ossia coloro che hanno accettato in modo tacito o espresso), ma anche i chiamati all’eredità (coloro che non hanno ancora deciso se accettare o rinunciare), i legatari (coloro che sono nominati beneficiari di alcuni beni o diritti in un testamento), ma anche i rappresentanti legali, gli esecutori testamentari, i curatori di eredità giacente, gli amministratori del trust.
La dichiarazione di successione va inviata in modalità telematica all’Agenzia delle Entrate competente territorialmente, direttamente dal dichiarante o da un intermediario delegato, e deve contenere la descrizione e il valore dei beni o diritti di cui era titolare il de cuius (non tutti..). A titolo esemplificativo: c/c, libretti a risparmio, deposito titoli, partecipazioni societarie, azienda, ecc.
La presentazione della dichiarazione di successione comporta anche il pagamento contestuale delle imposte ipo-catastali (se dovute), di bollo e speciali con addebito diretto nel c/c del dichiarante o dell’intermediario. Le imposte di successione vengono liquidate direttamente dall’Agenzia delle Entrate con avviso di liquidazione notificato al domicilio dei chiamati/eredi/legatari.
L’omessa presentazione è punita con una sanzione amministrativa compresa fra il 120% ed il 240% dell’eventuale imposta di successione liquidata dall’Agenzia delle Entrate, diversamente con la sanzione fissa che va dai 250 ai 1000 euro con riduzione alla metà se il ritardo della presentazione non supera i 30 giorni